L’allentamento delle restrizioni e le prime riaperture camminano di pari passo con l‘aumento dei controlli in bar, ristoranti, locali, hotel e strutture turistiche per verificare il rispetto delle norme anticovid e non solo. Un punto che in molti hanno trascurato è il controllo su tutti gli aspetti legati agli obblighi della normativa e l’aggiornamento dei documenti (ad esempio se all’attività si è integrato servizio a domicilio o asporto).
Con le prime riaperture viene richiesto un alto rigore del rispetto di tutte le prescrizioni previste dal ministero e dagli organi competenti. Dopo un periodo di chiusura o in cui sono state effettuare delle modifiche alla propria attività lavorativa, è importante verificare la validità di tutti i documenti, la corretta esecuzione di tutti gli obblighi normativi e quelli legati alla prevenzione da COVID-19.
Vediamo insieme i principali documenti/obblighi per non incorrere in sanzioni amministrative o ulteriori chiusure.
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Controllo documentazione HACCP
L’HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) consiste in un insieme di procedure necessarie per garantire l’igiene degli alimenti attraverso un controllo continuo di tutte le fasi per raggiungere il prodotto finito.
La normativa alimentare obbliga tutte le imprese del settore ad “attuare e mantenere procedure basate sui principi del sistema H.A.C.C.P. unitamente ad una corretta prassi igienica” (Regolamento (CE) n. 852/04).
Ogni volta che viene modificato un aspetto legato alla preparazione, distribuzione o trasporto degli alimenti il manuale HACCP deve essere aggiornato. Per questo, se hai attivato l’asporto o la consegna a domicilio, anche affidandoti a servizi esterni di food delivery (come Glovo, Deliveroo ecc.), è necessario aggiornare il manuale HACCP.
All’interno del manuale HACCP sono contenute tutte le procedure da adottare per tutti gli operatori che lavorano nel settore food, basato sull’analisi dei rischi e controllo dei punti critici connessi all’attività produttiva.
In caso di controllo, con errori o mancanze nella redazione del manuale HACCP il datore di lavoro incorre in sanzione amministrative pecuniarie.
Presenza di allergeni
Inoltre, ai sensi del Regolamento Europeo 1169/2011, chi lavora nel settore alimentare ha l’obbligo di informare la clientela sulla presenza di allergeni nel proprio menù.
Questo documento, contenuto all’interno del manuale HACCP, raccoglie tutte le norme da seguire per una gestione corretta degli allergeni alimentari il cui elenco deve essere comunicato ed esposto al cliente.
Corso alimentarista – HACCP
Indipendentemente dalla mansione svolta, chiunque operi nel settore alimentare è obbligato a formarsi sulla sicurezza e l’igiene alimentare (corso HACCP).
Il corso deve essere rinnovato periodicamente, ai sensi del REG CE 852/2004. Le periodicità dell’aggiornamento dipendono dalle disposizioni regionali. In Emilia-Romagna l’attestato alimentarista deve essere rinnovato ogni 3 anni (Livello 1) e ogni 5 anni (Livello 2).
In Just Consulting abbiamo l’accreditamento regionale rilasciato dall’AUSL di Bologna con protocollo PG0141628/2019. A superamento della prova finale sarà rilasciato l’attestato di formazione, riconosciuto dalle AUSL locali dell’Emilia-Romagna e conforme alla DGR 311/2019.
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Riaperture bar e ristoranti: rispetto norme covid-19
Le principali norme anti-covid da rispettare:
- Informare adeguatamente sulle misure di prevenzione da rispettare
- Possibilità di rilevare la temperatura corporea e impedire l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C
- Predisporre prodotti per l’igienizzazione delle mani in più punti del locale per clienti e personale
- Adottare misure per evitare assembramenti fuori dal locale
- Negli esercizi che somministrano pasti, privilegiare l’accesso tramite prenotazione
- Disporre i tavoli in modo da assicurare il almeno 1 metro di distanza tra i clienti di tavoli diversi
- I clienti dovranno indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie in ogni occasione in cui non sono seduti al tavolo
- Favorire la consultazione online del menu
- Al termine di ogni servizio al tavolo, assicurare pulizia e disinfezione delle superfici
- Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta
- Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e igienizzare le mani prima di ogni servizio al tavolo
- La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche
- Favorire modalità di pagamento elettroniche
Riaperture Hotel e strutture turistiche: cosa fare
La sospensione di attività di ristorazione, strutture turistiche, alberghi, o il loro uso limitato, hanno aumentato il rischio di Legionella negli impianti idrici o dispositivi associati.
L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha reso pubbliche le indicazioni utili per la gestione del rischio nel rapporto n. 21/2020: “Guida per la prevenzione della contaminazione da Legionella negli impianti idrici di strutture turistico recettive, e altri edifici ad uso civile e industriale non utilizzati durante la pandemia COVID-19”.
La guida riporta una serie di azioni da intraprendere per garantire un regime di controllo degli impianti idrici. Le indicazioni in essa contenuta sono da considerare come integrazioni alle misure ordinarie di prevenzione e controllo di Legionella. Infatti, ai sensi del Testo unico, D.lgs 81/2008, il datore di lavoro ha l’obbligo di valutare il rischio Legionella e sottoporre tutti i luoghi ai trattamenti anti-legionella.
Just Consulting può aiutarti in questo importante obbligo normativo, verificando la presenza o meno di Legionella attraverso campionamenti e analisi, piano di monitoraggio e stesura di DVR biologico.